Willy il coyote e il livello di coscienza

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Fa sorridere quell’immagine di Willy Coyote che cade dopo un po’ che è sospeso nell’aria e non immediatamente. Questa divertente scena è in qualche modo esplicativa di qualcosa che in Willy subentra dopo un po’, perché lui si sente sicuro di sé, della sua corsa, della sua energia. Ad un tratto però, proprio nel momento in cui guarda giù e realizza che si trova in un baratro, cade! Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se non si fosse accorto della profondità che era sotto di lui. Secondo me sarebbe balzato sull’altra montagna. Ma l’ansia generata dalla paura di non avere nulla sotto i piedi, l’ha fatto precipitare.

La paura è un’emozione naturale che spesso ci protegge: prima di attraversare una strada guardiamo per evitare di essere investiti da un’automobile. Si tratta dunque di un aspetto di coscienza che ci fa salvaguardare la nostra salute. Ma avere coscienza di ciò che ci accade è sempre positivo? Forse non sempre, di sicuro no per Willy Coyote.

A volte un pizzico di “incoscienza” aiuta, proprio come Willy che sul baratro c’è arrivato fidandosi di sé, confidando forse su una forza interna che lo sorregge (inconscia) ed è così che resta sospeso, cade invece proprio quando l’elemento coscienza prende il sopravvento!

Questo non vuol dire che è meglio non essere consapevoli di ciò che ci accade, ma forse occorre anche una leggerezza dell’animo, una fiducia in ciò che si sta facendo, che rappresenta una guida a cui appigliarsi. Si tratta di una struttura interiore, “invisibile”, una sorta di spina dorsale, di midollo che ci nutre e di cui sappiamo di poterci fidare. E’ una parte di noi, inconscia da cui proviene tutta la forza, la creatività e l’energia per vivere. Se questa parte viene negata, lasciata un po’ a sé, sola e sperduta, allora la coscienza può prendere il timone e dirigere tutto da sola. Ma con il raziocinio senza emozioni dove pensiamo di andare? Col ragionamento e basta, come possiamo pensare di sentirci sicuri?

Allora forse è il caso di “curare” questo midollo invisibile affinché ci possa far sentire sicuri di poterci “fidare” di noi stessi e “affidare”. E allora Willy Coyote non avrebbe dovuto guardare giù, ma proseguire per la sua strada, sicuro di ciò che sentiva …